Questo incontro l’ho intitolato “Con un mare nel mezzo”.
Il mare rappresenta, come direbbe Valeria Serra, una pagina bianca. O quella non ancora scritta.
Il mare è custode di segreti e sfumature che si dispiegano davanti a noi col tempo e la pazienza che gli riserviamo.
Ma il mare è anche, nella sua distesa luminosa e sconfinata, una metafora vivente alla propria irrequietezza, all’istinto, alle paure e all’inesplorata e profonda regione dell’anima.
Ecco perché un mare nel mezzo: perché tra la nostra pagina bianca e la profonda regione dell’anima c’è uno spazio, una sorta di linea immaginaria che ci accomuna, l’onda!
Con l’onda impariamo a surfare nella nostra vita. In un periodo complesso della mia vita, una persona a me cara mi ha insegnato a surfare, e “evitare le curve più dure” (come canterebbe Battisti). Surfare è fratello gemello della libertà. Solo così, quel mare nel mezzo non avrà mai fine. E unirà tutti noi anche a km di distanza. Anche Con un mare nel mezzo.
Sono sentitamente e profondamente grata a due sponsor che questa sera (e non solo) hanno concorso a dare un altro volto a questo luogo la cui bellezza è cristallizzata nel e dal tempo. Ringrazio lo store LOI, nella persona di Gianvito Fanelli, per quello che in poco tempo è stato capace di modellare.
Ringrazio un amico dell’Associazione Cafuné, una persona dal cuore grande e pieno di uva buona, come quella che state degustando: Giovanni Aiello.
Ringrazio, poi, tutte le persone che hanno reso quest’estate Cafuné semplicemente magica accogliendo una forestiera come me in questa terra. I nomi sono tanti e sono grata per quello che dal mese di febbraio proprio con Gianvito Fanelli da LOI fino ad ora è successo.
Ringrazio il service e coloro che si sono occupati del montaggio delle sedie. Ringrazio la fotografa di questa sera, Francesca, il mio braccio destro (anche se il mio non fotografa così bene come il suo). Insomma, ringrazio davvero ogni singola persona che ha contribuito ieri e oggi al successo di tutto questo.
Per ultimo, ma non per importanza, ringrazio il Comune di Conversano, nelle persone del Sindaco Lovascio e dell’Assessora alla Cultura Sportelli per quello che mi hanno permesso di realizzare oggi. Qui e ora. Con voi.